Riflettete

A distanza di 24 ore dalla morte di George Michael ormai sapete vita, morte e miracoli del cantante ed avete letto più notizie su di lui che su tutti i restanti argomenti da prima pagina dei giornali! Non è un personaggio passato inosservato per le persone di tutte le età!

Il tam tam dei social network e i media tradizionali.

Nei social network la partecipazione della gente è stata molto alta, ma pure i media tradizionali hanno contribuito alla diffusione della notizia con versioni non scevre da interpretazioni personali ampiamente discutibili.

E` stato tirato in ballo di tutto e di più
  • “La droga l’ha ucciso!”
  • “Era omosessuale e i suoi stravizi l’hanno ucciso”
  • “La solitudine ed il non essere più sulla ribalta lo hanno ucciso”

Penso a chi ha abusato di droga più di lui tuttora vivo e vegeto benché ultrasettantenne, a chi ha avuto rapporti promiscui (AIDS uccide anche gli eterosessuali sapevate?) e tuttora vivente, a chi benché tormentato e solitario non è ancora passato nel regno dei più!

Quindi?

Le persone amano riempirsi la bocca di nozioni, di risposte, di saperi che obiettivamente non possiedono!

Accettare il fatto così com’è mi sembra la cosa più sensata da fare.

È morto un uomo di soli 53 anni che rappresenta nell’immaginario collettivo un certo mood che si respirava negli anni ’80 e che solo chi li ha vissuti può sentirlo sulla propria pelle veramente.

Oggettivamente, poi, una voce molto bella e canzoni che hanno spaziato tra vari sentimenti e toccato varie corde.

Un fuoriclasse non c’è più e a molti tocca sorbirsi i ragli dei detrattori o di chi deve ostentare anche attraverso media tradizionali vie privilegiate di informazione sulla vita – riservata – della persona George Michael.


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